Pensi che una cicatrice non possa alterare la tua postura? Ecco invece come può farlo…
Hai proprio letto bene perché una cicatrice ha il potere di alterare un’intera postura. Ma cos’è una cicatrice? Molto semplicemente la cicatrice è un’interruzione del tessuto cutaneo che si forma in seguito ad una lesione nel tentativo di chiudere una ferita. Una volta chiusa la ferita (accidentale o chirurgica) essa lascia un segno che evidenzia l’alterazione della fisiologica costituzione della pelle.
Ogni elemento o cellula nel corpo umano produce sostanze che comunicano e rispondono in modo autocrino o paracrino, e possono conseguentemente influenzare organi e strutture che sono apparentemente distanti tra loro. Lo stesso vale anche per la pelle. Infatti, quando l’integrità della pelle viene alterata, o quando il suo processo di guarigione è disturbato, diventa una fonte di sintomi che non sono semplicemente legati alla pelle stessa ma, per la continuità della rete fasciale, possono estendersi potenzialmente a molte altre strutture 1 (Bordoni B, Zanier E, 2013). http://www.francescocorsi.com/category/cosa-e-il-tessuto-connettivo/
In relazione a questo è anche importante sottolineare la relazione esistente fra il tessuto cutaneo ed il sistema nervoso; entrambi originano dallo stesso foglietto embrionale: l’ectoderma. Questo a dimostrazione di come un’alterazione cutanea possa modificare la sensibilità e quindi la capacità di ricevere e interpretare segnali dall’ambiente.
Le cicatrici patologiche, di frequente osservazione nella pratica clinica, possono squilibrare l’organismo a vari livelli:
- posturale: per l’azione sui recettori cutanei e l’effetto perturbante sul sistema tonico posturale;
- muscolo-fasciale: per la fibrosi e quindi l’ipoestensibilità localizzata del tessuto;
- linfatico: per l’ostacolo sul deflusso linfatico locale;
- energetico: per l’“effetto barriera” sulla circolazione energetica;
- endocrino-metabolico: per l’anomala secrezione di adrenalina e l’ipersimpaticotonia che può provocare;
- psicologico: in quanto la cicatrice può essere legata ad un trauma emotivo o ad un vissuto doloroso profondo.
Ma com’è che può alterare la postura? Dobbiamo innanzitutto ricordarci che la pelle è un grande gigantesco informatore (recettore cutaneo) di stimoli che arrivano al cervello e che lo informano su ciò che sta succedendo in termini di temperatura, pressioni, vibrazioni ecc. Se l’informatore si altera l’informazione che arriva al cervello sarà sporcata, così che questo darà una risposta alterata (alterazione sensoriale).
L’ alterazione fasciale implica la formazione di aderenze con i tessuti sottostanti creando un punto fisso di trazione esattamente come potrebbero essere le briglie di un cavallo che tirano sempre da un lato.
Può creare alterazioni da un punto di endocrino: è stato osservato che il continuo sfioramento degli abiti sulla cicatrice determina “l’effetto vestito”, ovvero l’attivarsi di una secrezione anomala di adrenalina che porta costantemente ad una ipoglicemia la quale porta a sua volta ad una costante assunzione di carboidrati. Infatti, Sfiorando una cicatrice “tossica” con del cotone si provoca una reazione arteriosa rilevabile al polso (Ipo V.A.S., caduta del polso radiale), causato da una secrezione di adrenalina (Nogier, 1981; Bricot, 1996).
A livello locale, attraverso linfoscintigrafia, è documentabile una stasi linfatica in corrispondenza della cicatrice.
E non dimentichiamoci poi del danneggiamento energetico ovvero dell’interruzione energetica lungo il sistema dei meridiani della medicina tradizionale cinese. Questo soprattutto quando l’orientamento della cicatrice è orizzontale e taglia quindi il meridiano che ha decorso longitudinale.
Infine, rappresentando un trauma, dietro la cicatrice si nasconde una sofferenza emotiva della quale bisogna sempre avere considerazione.
Gli esami specifici posturali permettono di valutare l’interferenza della cicatrice sul sistema tonico posturale sulla cui base si deciderà la modalità di intervento (massaggi, infiltrazioni, riflessologia …) 2 (Fabio Scoppa, Giuseppe Amabile, 2004)
Sebbene la ricerca, come sempre, debba fare il suo corso e i meccanismi d’azione vadano ancora del tutto compresi si è visto che le modalità di manipolazione della cicatrice, e quindi ad esempio il massaggio della stessa, possano contribuire in maniera sostanziale a migliorare la sintomatologia. In merito a questo si riporta un piccolo studio (20 pazienti) che in seguito ad ustioni ha subito un trattamento di massaggio della cicatrice 2 volte la settimana per 5 settimane, rispetto al gruppo controllo. Dallo studio emerge che il gruppo di terapia di massaggio ha riferito una riduzione del prurito, del dolore, e l’ansia e l’umore sono risultati migliorati sin dall’inizio del trattamento. 3 (Field T. et al. ,2000)
È nella pratica comune, comunque, come sia possibile trovare esiti confortanti e migliorativi qualora la cicatrice venga trattata. La casistica, infatti, diviene sempre più importante e il trattamento della cicatrice risulta doveroso e da ricercare con attenzione, osservando come l’alterazione cutanea possa compromettere l’intero assetto posturale dato dal “gioco” delle catene muscolari. http://www.francescocorsi.com/catene-muscolari-cosa-sono/
Riferimenti:
1 (Bordoni B, Zanier E, Skin, fascias, and scars: symptoms and systemic connections, 2013)
2 (Fabio Scoppa, Giuseppe Amabile, http://www.chinesis.org/joomla/images/Libri%20pubbl/articolo_sirer.pdf , CICATRICI PATOLOGICHE E SQUILIBRI POSTURALI PATHOLOGICAL SCARS AND POSTURAL DISORDERS, 2004)
3 (Field T, Peck M, Scd, Hernandez-Reif M, Krugman S, Burman I, Ozment-Schenck L. J Burn Care Rehabil. 2000 May-Jun;21(3):189-93. Postburn itching, pain, and psychological symptoms are reduced with massage therapy).




