Origini e significato del termine “stress”
La parola stress è oggi di uso comune e viene spesso associata a un significato negativo. Tuttavia, il primo a introdurla in ambito medico fu Walter Cannon, fisiologo statunitense dei primi anni del ’900. In precedenza, il termine era utilizzato solo in ingegneria per indicare lo sforzo a cui erano sottoposti i materiali.
Successivamente, Hans Selye approfondì il concetto definendolo come sindrome generale di adattamento. Studiando animali esposti a stimoli diversi, osservò che la risposta biologica era sempre simile, coinvolgendo l’asse ipotalamo–ipofisi–surrene e il rilascio di ormoni come adrenalina, noradrenalina e cortisolo, noti come ormoni dello stress.
Stress cronico e salute: oltre la sfera psicologica
Parlare di stress cronico e salute non significa riferirsi esclusivamente a un problema psicologico. Infatti, questo termine racchiude una vasta gamma di fattori: emotivi, metabolici, strutturali (come traumi), ambientali (come inquinamento) e legati a malattie.
Selye individuò tre fasi fondamentali:
- Allarme – il corpo mobilita le difese e attiva la produzione ormonale.
- Resistenza – persiste la risposta con sovrapproduzione di cortisolo e soppressione immunitaria.
- Esaurimento – l’organismo non riesce più a contrastare lo stress.
Eustress e distress: il lato buono e quello dannoso
Non è possibile vivere in assenza di stress: una certa dose è vitale per l’adattamento dell’organismo. Si parla di eustress quando lo stimolo è positivo e temporaneo, mentre il distress è dannoso e prolungato nel tempo. La differenza fondamentale sta nella durata e nell’intensità dell’esposizione. Comprendere questa distinzione è cruciale per preservare la relazione tra stress cronico e salute.
Impatto metabolico dello stress
Lo stress cronico può influenzare il metabolismo, ad esempio aumentando il colesterolo LDL (colesterolo cattivo). La noradrenalina riduce i recettori epatici che catturano queste lipoproteine, favorendo l’ipercolesterolemia e l’infiammazione sistemica. Inoltre, l’eccesso di cortisolo stimola il rilascio di dopamina nel “circuito del piacere”, aumentando il desiderio di cibi ricchi di zuccheri e grassi.
Stress e sistema immunitario
Lo stress ha quindi la capacità di impattare sull’intero sistema a più livelli. A livello metabolico ad esempio emergono importanti collegamenti fra i livelli di stress e i livelli di colesterolo circolanti. I livelli di noradrenalina tendono a ridurre il numero di recettori presenti nel fegato per la cattura delle lipoproteine LDL (colesterolo cattivo), aumentandone i livelli nel torrente sanguigno con conseguente incremento della colesterolemia. Attraverso questi meccanismi viene sempre più evidenziato il legame diretto tra stress e livelli di colesterolo e grassi nel sangue. È dimostrato che livelli elevati di grassi stimolano il rilascio della proteina C reattiva, un importante marker infiammatorio che stimola a sua volta il rilascio di IL6 (interleuchina 6), citochina infiammatoria con conseguente innalzamento dei livelli di globuli bianchi. Ci troviamo quindi di fronte ad un grado di infiammazione generale dell’organismo [1]. Lo stress cronico crea un’ipercortisolemia con resistenza recettoriale causa la loro eccessiva stimolazione (non diversamente da quello che può essere l’insulino resistenza, condizione conosciuta anche come diabete di tipo 2). Un altro aspetto importante che spiega la continua attivazione dell’asse dello stress è il fatto che l’eccesso di cortisolo stimola il rilascio di dopamina dal nucleo accumbens. “E’ questo il circuito del piacere, che rinforza positivamente la reazione di stress. Circuito dopaminergico che è anche fortemente stimolato dall’assunzione di cibo, in particolare da carboidrati (dolci) e grassi” [2]. Ecco perché quando si vive una condizione di stress si tende a ricercare cibi ad alto contenuto glucidico.
Esiste un’importante relazione fra stress cronico ed incidenza di cancro. In questo senso un importante studio su un gruppo di 6284 ebrei ha mostrato un’incidenza aumentata per neoplasie linfatiche, ematopoietiche e respiratorie in genitori che avevano vissuto un forte stress psicologico come la morte di un figlio. Lo studio di sopravvivenza ha mostrato che il rischio di morte era aumentato dal lutto se il tumore era stato diagnosticato prima della perdita, ma non dopo [3]. Questo perché lo stress, o meglio distress, protratto nel tempo sopprime la funzione immunitaria fra cui le natural killer (NK) fondamentali cellule anticancro [4]. Ed è proprio il sistema immunitario ad essere fra i sistemi maggiormente coinvolti ed esposti al problema dello stress.
Fortunatamente è possibile utilizzare la psiche come un potente strumento antistress; e questo perché l’apprendimento di tecniche antistress influenza il sistema immunitario cambiandolo.In uno studio del 2008 è stata osservata la relazione fra carcinoma mammario e funzione del sistema immunitario in seguito all’apprendimento di tecniche meditative [5]. Un gruppo di 75 donne è stato suddiviso in due gruppi di cui uno ha partecipato ad un corso di 8 settimane con una seduta settimanale da due ore e mezza ciascuna imparando tecniche meditative. Le donne sono state valutate più volte dall’inizio fino a un mese dopo la fine del percorso. I cambiamenti più evidenti fra i due gruppi sono stati i livelli delle natural killer e del cortisolo; le donne che avevano partecipato all’apprendimento di tecniche antistress presentavano un livello ristabilito nella produzione delle cellule NK, più bassi livelli di cortisolo ed una migliorata qualità di vita a differenza dell’altro gruppo che continuava a mantenere una soppressione della funzione immunitaria.
Lo stress incide notevolmente nella manifestazione di una condizione molto comune come l’herpes. È risaputo che il virus dell’herpes simplex è in grado di rimanere quiescente per molto tempo all’interno dei gangli nervosi. In una review viene evidenziato come lo stress possa aumentare notevolmente l’attivazione e la diffusione del virus oltre che a sopprimere la funzione immunitaria dei linfociti T citotossici memoria [6]. La stessa situazione si registra anche nelle condizioni di herpes genitale ed herpes zoster; quest’ultimo conosciuto anche come Fuoco di Sant’Antonio; tuttavia si registra come l’immunità cellulo-mediata specifica del virus della varicella-zoster (VZV) (CMI) possa essere positivamente cambiata attraverso la somministrazione di tecniche meditative come il Taijiquan [7]. E questo succede perché il Taijiquan, così come altre pratiche meditative, diminuisce l’attivazione dell’asse dello stress che, come è stato già osservato, ha un effetto soppressivo sull’immunità. La disregolazione immunitaria indotta da stress ha dimostrato essere una condizione seria nel provocare conseguenze importanti per la salute come una riduzione della risposta immunitaria ai vaccini, un rallentamento nella cicatrizzazione delle ferite, la riattivazione di virus latenti come appunto quello dell’herpes ed altre condizioni ancora come le malattie cardiovascolari, il diabete, alcuni tipi di cancro [8].
Conclusioni
In sintesi, lo stress cronico e salute sono strettamente collegati: l’esposizione prolungata favorisce processi infiammatori e immunosoppressione, aumentando la vulnerabilità a malattie. Al contrario, lo stress acuto – come quello indotto da un esercizio fisico moderato – può potenziare la risposta immunitaria e risultare benefico. Investire in tecniche antistress è fondamentale per preservare il benessere psicofisico [9].
Riferimenti:
- Visser M, Bouter LM, McQuillan GM, Wener MH, Harris TB, Elevated C-reactive protein levels in overweight and obese adults., Jama, 1999Dec 8;282(22):2131-5.
- Bottaccioli F, Psiconeuroendocrinoimmunologia. I fondamenti scientifici delle relazioni mente – corpo. Le basi razionali della medicina integrata. Edizioni Red, 2005.
- Levav I, Kohn R, Iscovich J, Abramson JH, Tsai WY, Vigdorovich D, Cancer incidence and survival following bereavement.Am J Public Health. 2000 Oct;90(10):1601-7.
- Reiche EM, Nunes SO, Morimoto HK, Stress, depression, the immune system, and cancer. Lancet Oncol. 2004 Oct;5(10):617-25.
- Witek-Janusek L, Albuquerque K, Chroniak KR, Chroniak C, Durazo-Arvizu R, Mathews HL, Effect of mindfulness based stress reduction on immune function, quality of life and coping in women newly diagnosed with early stage breast cancer. Brain Behav Immun. 2008 Aug;22(6):969-81.
- Glaser R, Kiecolt-Glaser JK, Stress-induced immune dysfunction: implications for health. Nat Rev Immunol. 2005 Mar;5(3):243-51.
- Irwin MR, Pike JL, Cole JC, Oxman MN, Effects of a behavioral intervention, Tai Chi Chih, on varicella-zostervirus specific immunity and health functioning in older adults. Psychosom Med. 2003 Sep-Oct;65(5):824-30.
- Godbout JP, Glaser R, Stress-induced immune dysregulation: implications for wound healing, infectious disease and cancer. J Neuroimmune Pharmacol. 2006 Dec;1(4):421-7.
- Dhabhar FS, Enhancing versus suppressive effects of stress on immune function: implications for immunoprotection and immunopathology. Neuroimmunomodulation. 2009;16(5):300-17.






