Postura: Relazione Fra Sistema Visivo E Sistema Stomatognatico

La relazione che esiste fra il sistema visivo e quello stomatognatico è molto stretta; questa può determinare profonde modifiche a carico delle strutture craniche e posturali. Infatti, alterazioni a carico del sistema visivo possono scaricarsi sulla componente stomatognatica così come il contrario. Queste dinamiche sono possibili poiché le due strutture sono intimamente collegate a livello […]

La relazione che esiste fra il sistema visivo e quello stomatognatico è molto stretta; questa può determinare profonde modifiche a carico delle strutture craniche e posturali. Infatti, alterazioni a carico del sistema visivo possono scaricarsi sulla componente stomatognatica così come il contrario.

Queste dinamiche sono possibili poiché le due strutture sono intimamente collegate a livello del nucleo mesencefalico del trigemino (NM5). L’afferenza propriocettiva della muscolatura oculare, del legamento parodontale e dell’articolazione temporomandibolare (ATM) è a livello del NM5 del 5° nervo cranico. A tal proposito sono descritte da Berardelli A. e Cruccu G. [1] le fibre del NM5 che vengono inviate sia alla componente stomatognatica per la sensibilità pressoria e la regolazione della forza del morso sia alla componente oculomotore.

Trigemino come trait d’union

Ad ogni modo i lavori più conosciuti sono quelli di Meyer J. e Baron J.P. che descrivono afferenze del tratto trigeminale (parodonto) che si dirigono verso i nuclei del 5° nervo cranico (trigemino) e, da qui, attraverso il fascicolo longitudinale mediale raggiungono i nuclei dei muscoli oculomotori: il 3° nervo cranico (oculomotore), il 4° nervo cranico (trocleare), il 6° nervo cranico (abducente) [2-3]. Secondo Baron e Meyer, quindi, il trade union tra il sistema visivo e quello stomatognatico risulta essere la via oculocefalogiria. 

La via cosiddetta “oculocefalogiria” è la sintesi fra le informazioni derivanti dal sistema visivo, vestibolare e dall’informazione propriocettiva del tratto cervicale ma anche paradontale. Essa è determinante per mantenere l’immagine costante sulla fovea e permettere la massima stabilità posturale. Per questo la via oculocefalogiria consta di tre importanti riflessi:

  • VOR: riflesso vestibolo oculare;
  • OKN: riflesso opto cinetico;
  • COR: riflesso cervico oculare.

La connessione neuroanatomica fra le strutture vestibolari, visive e cervicali è data da una serie di strutture nucleari presenti all’interno di un profondo fascio chiamato fascicolo longitudinale mediale. Qui s’interfacciano i nuclei del 3° nervo cranico (oculomotore comune), del 4° nervo cranico (trocleare), del 6° nervo cranico (abducente), dell’8° nervo cranico (vestibolare), dell’11° nervo cranico (accessorio). Proprio quest’ultimo innerva i muscoli trapezio superiore e SCOM, indicando come il collo sia una struttura altamente compensativa i disturbi della funzione visiva. Ad ogni modo, qualunque squilibrio a carico di una di queste strutture (visiva, vestibolare, stomatognatica, cervicale) può andare a influenzare le altre proprio a causa dell’intimo rapporto che le lega: il complesso trigeminale. 

Relazione fra i nervi cranici che concorrono a determinare la via “oculocefalogiria”

Interessanti studi sono stati eseguiti con un marker specifico chiamato “perossidasi di rafano” o HRP (hirseradishperoxidase) che è in grado di colorare gli assoni; quindi è possibile seguire il messaggio che viaggia lungo l’assone [4]. È stato osservato come il marker, una volta iniettato nei muscoli extraoculari raggiunga il ganglio di Gasser (area di convergenza dei rami oftalmici, mascellari e mandibolari) evidenziando così il collegamento con la via del trigemino [5]. È stato ulteriormente osservato come modifiche dell’assetto masticatorio e mandibolare possano incidere sulle performance sportive e di come l’impulso nervoso raggiunga, dalla muscolatura extraoculare (MOE), il ganglio di Gasser, il nucleo subcaudale  del nervo trigemino, a livello delle corna dorsali del midollo allungato (livello C1-C2) [6-7-8]. Tutti questi collegamenti fanno supporre che la PAC (posizione anomala del capo) sia un segno clinico di disfunzione fra le strutture visive, stomatognatiche e cervicali.

Diversi studi hanno dimostrato una relazione fra disturbi visivi, malocclusioni e disturbi dell’articolazione temporomandibolare, evidenziando una maggiore prevalenza della miopia in pazienti con malocclusione di seconda classe e latero deviazioni mandibolari in presenza di deficit di convergenza oculare [9-10-11-12-13-14]. Interessante uno studio dove sono stati analizzati 50 pazienti con dislocazione del disco dell’ATM (articolazione temporo mandibolare) con altrettanti 50 pazienti con posizione corretta del disco; i soggetti con dislocazione del disco presentavano alterazioni della funzione binoculare, comprese riduzioni della convergenza oculare (P <0,023) , della vergenza fusionale positiva, del punto di rottura (P <0,046), e del punto di recupero della convergenza stessa (P<0,045) rispetto a quelli che avevano il disco in posizione normale. Tutti i soggetti sono stati sottoposti a esami clinici standardizzati, a risonanza magnetica bilaterale dell’ATM e test ortottici sensoriali [15].È stato ulteriormente osservato come la modifica dei rapporti occlusali tramite apparecchio ortodontico possa incidere sulla messa a fuoco [16]. Sussiste una significatività statistica fra ipoconvergenza oculare, lateralizzazione mandibolare e affollamento dentale [17- 11].

In uno studio sono stati valutati 28 pazienti di cui 13 con dolori ai muscoli masticatori e miopia e 15 sani; sono state osservate variazioni nelle registrazioni elettromiografiche con occhi aperti e chiusi [18]. Nei soggetti sani non vi erano differenze sostanziali nella valutazione elettromiografica sia a occhi aperti sia a occhi chiusi mentre le cose cambiavano considerevolmente nell’altro gruppo. Sebbene le cause esatte tra il rapporto tra l’attività muscolare e il dolore non siano ancora note, i riflessi oculari possono comportare cambiamenti nella posizione della testa e del collo con conseguenti modificazioni della contrazione muscolare masticatoria. Nell’ambito odontoiatrico si dovrebbe pertanto prestare attenzione alla componente visiva.

In conclusione, come ampiamente documentato, esiste una stretta relazione fra il sistema visivo e quello stomatognatico: entrambi condividono lo stesso nucleo propriocettivo in corrispondenza del nucleo mesencefalico del trigemino. Pertanto, un semplice precontatto può comportare un’alterazione del tono muscolare masticatorio incidendo sull’espressione funzionale oculomotoria (convergenza, forie, accomodazione). Allo stesso tempo un deficit visivo può essere responsabile di una PAC predisponendo il sistema stomatognatico ad un’alterazione del normale stato tensivo della muscolatura masticatoria con conseguente squilibrio occlusale.

Una valutazione posturologica che vada ad indagare lo stato dei recettori della postura ed un approccio interdisciplinare è pertanto sempre consigliato.

Riferimenti:

1 Berardelli A., Cruccu G., “La neurologia della sapienza”. ED Esculapio, 2012.

2 Meyer J., Baron J. : Variation de l’activité tonique posturale orthostatique au course d’une anestesie regionale du trijumeau. Aggressiologie, 1973. 14: 37-43. In Bricot B.: “La riprogrammazione posturale globale” ED Statipro 1998. V-150.

3 Meyer J., Baron J. : Partecipation des afferences trigeminales à la regulation tonique posturale. Aspect statiques et dynamiques. Aggressiologie, 1976. 17-33:40. In Bricot B.: “La riprogrammazione posturale globale” ED Statipro 1998. V-150.

4 Hubel D.H.: Occhio, cervello e visione. Ed. Zanichelli 1989. 5-116:117.

5 COOPER S, FILLENZ M. Afferent discharges in response to stretch from the extraocular muscles of the cat and monkey and the innervation of these muscles. J Physiol. 1955 Feb 28;127(2):400-13.

6 Gangloff P, Louis JP, Perrin PP. Dental occlusion modifies gaze and posture stabilization in human subjects. Neurosci Lett. 2000 Nov 3;293(3):203-6.

7 Buisseret P. [Primary projection of receptors of extrinsic ocular muscles: anatomical results]. Agressologie. 1991;32(3 Spec No):178-9.

8 Cuccia A, Caradonna C. The relationship between the stomatognathic system and body posture.Clinics (Sao Paulo). 2009;64(1):61-6.

9 Monaco A, Sgolastra F, Cattaneo R, Petrucci A, Marci MC, D’Andrea PD, Gatto R. Prevalence of myopia in a population with malocclusions. Eur J Paediatr Dent. 2012 Oct;13(3 Suppl):256-8.

10 Monaco A, Tepedino M, Sabetti L, Petrucci A, Sgolastra F. An adolescent treated with rapid maxillary expansion presenting with strabismus: a case report. J Med Case Rep. 2013 Aug 23;7:222. doi: 10.1186/1752-1947-7-222.

11 Monaco A, Streni O, Marci MC, Sabetti L, Marzo G, Giannoni M. Relationship between mandibular deviation and ocular convergence. J Clin Pediatr Dent. 2004 Winter;28(2):135-8.

12 Monaco A, Sgolastra F, Petrucci A, Ciarrocchi I, D’Andrea PD, Necozione S. Prevalence of vision problems in a hospital-based pediatric population with malocclusion. Pediatr Dent. 2013 May-Jun;35(3):272-4.

13 Monaco A, Streni O, Marci MC, Sabetti L, Giannoni M. Convergence defects in patients with temporomandibular disorders. Cranio. 2003 Jul;21(3):190-5.

14 Monaco A, Cattaneo R, Spadaro A, Giannoni M, Di Martino S, Gatto R. Visual input effect on EMG activity of masticatory and postural muscles in healthy and in myopic children. Eur J Paediatr Dent. 2006 Mar;7(1):18-22.

15 Cuccia AM, Caradonna C. Binocular motility system and temporomandibular joint internal derangement: a study in adults. Am J Orthod Dentofacial Orthop. 2008 May;133(5):640.e15-20.

16 Sharifi Milani R, Deville de Periere D, Micallef JP. Relationship between dental occlusion and visual focusing.Cranio. 1998 Apr;16(2):109-18.

17 Baldini A, Nota A, Caruso S, Tecco S. Correlations between the Visual Apparatus and Dental Occlusion: A Literature Review. Biomed Res Int. 2018 Jul 9;2018:2694517.

18 Ciavarella D, Palazzo A, De Lillo A, Lo Russo L, Paduano S, Laino L, Chimenti C, Frezza F, Lo Muzio L. Influence of vision on masticatory muscles function: surface electromyographic evaluation. Ann Stomatol (Roma). 2014 Jun 18;5(2):61-5.

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