I benefici dell’automassaggio Tuina: autotrattamento ed evidenze scientifiche

Introduzione e cenni storici Il massaggio Tuina costituisce uno degli strumenti più importanti all’interno delle pratiche terapeutiche di riequilibrio della medicina tradizionale cinese (MTC) assieme all’agopuntura, alla moxibustione, al qigong, alla dietetica, alla farmacoterapia. Da sempre in quest’antichissima cultura si è data importanza alla possibilità di autotrattarsi e di gestire in autonomia tutta una serie di […]

Possibilità di automassaggio sfruttando i punti di pressione dislocati nelle varie parti del corpo.

Introduzione e cenni storici

Il massaggio Tuina costituisce uno degli strumenti più importanti all’interno delle pratiche terapeutiche di riequilibrio della medicina tradizionale cinese (MTC) assieme all’agopuntura, alla moxibustione, al qigong, alla dietetica, alla farmacoterapia. Da sempre in quest’antichissima cultura si è data importanza alla possibilità di autotrattarsi e di gestire in autonomia tutta una serie di piccole disarmonie, tensioni o dolori. Tutto questo in un’ottica di prevenzione e profilassi che potesse garantire equilibrio psico-fisico all’individuo e una migliore qualità della vita.

In epoca recente (metà del XX° sec.) emblematico è stato lo sviluppo in Cina di un ordine famoso che ha fatto parte della storia di questo Paese: si tratta dell’ordine dei medici scalzi che è rimasto attivo fino al 1981. Si trattava per lo più di contadini a cui venivano insegnati, in un arco di tempo piuttosto breve, metodi terapeutici per sostenere i villaggi rurali nelle aree più remote della Cina. Fu talmente importante l’idea e lo sviluppo di questo progetto che l’Organizzazione Mondiale della Sanità lo definì “come un esempio di successo nella risoluzione della carenza di servizi medici nei Paesi in via di sviluppo” [1]. Questo permise di raggiungere molte persone alle quali sarebbe stato impossibile o quasi accedere alla Sanità e allo stesso tempo permise l’abbattimento dei costi sanitari.

Un medico scalzo esegue agopuntura su un contadino.

È importante ricordare che nella visione analogica o simbolica della MTC, la malattia o il dolore insorgono quando l’energia e il sangue non scorrono armoniosamente. In questo senso il massaggio e le tecniche di automassaggio possono rivelarsi molto efficaci nel contrastare una serie di sintomatologie.

Indicazioni e controindicazioni

Inoltre l’automassaggio presenta importanti caratteristiche:

  • È economico perché non richiede attrezzature particolari o speciali se non apprendere le tecniche;
  • Può essere praticato ovunque;
  • L’apprendimento è comunque semplice e ha a che fare con l’acquisizione di alcuni concetti base come conoscere le zone e come massaggiare le stesse;
  • Dà buoni risultati e se eseguito correttamente non presenta effetti collaterali.

Ovviamente non va inteso come un sostituto di farmaci o cure mediche ma può essere utilizzato come strumento complementare ed ovviamente i casi importanti hanno sempre bisogno di essere indagati da un punto di vista medico.

È possibile utilizzare il Tuina in autotrattamento per tutti quei disturbi in cui il Tuina può essere impiegato nella comune esperienza clinica:

  • Dolori muscolo – articolari;
  • Disturbi gastrointestinali come diarrea, stipsi o nausea;
  • Aspetti legati alla sfera emotiva e psichica come l’insonnia;
  • Cefalee;
  • Disturbi del sistema respiratorio quali raffreddori, tosse, asma;
  • Disturbi ginecologici quali dismenorrea. 

In ottica autotrattamento è consigliato eseguire l’automassaggio lontano dai pasti e versando in buone condizioni di salute. È sconsigliato eseguirlo nel momento in cui si abbia:

  • Febbre e stati in cui il corpo richiede riposo;
  • Stato di gravidanza: in questo senso è sconsigliato eseguire tecniche di massaggio sull’area addominale e lombosacrale per evitare contrazioni uterine;
  • Flusso mestruale in atto per evitare il rischio che la stimolazione prolunghi la fase mestruale;
  • Zone cutanee lese come feriti e tagli o affette da patologia dermatologica (evitare la zona).

Efficacia del trattamento ed

evidenze scientifiche

In uno studio si è valutata l’efficacia della digitopressione sul punto “Yintang”, punto molto conosciuto e utilizzato nella pratica clinica, presente al centro fra le sopracciglia. Si è valutata la stimolazione di questo punto rispetto ad uno di controllo su parametri quali l’indice bispettrale (BIS utilizzato in anestesia per monitorare la profondità di anestesia) e il livello di stress con scala numerica soggettiva da 0 a 10. La pressione per 10 minuti del punto Yintang ha ridotto significativamente il valore BIS e il grado di stress se comparato alla stimolazione del punto di controllo [2].

Punto Yintang collocato al centro della fronte fra le sopracciglia.

La digitopressione (una delle tecniche del Tuina) si è dimostrata efficace in casi particolarmente importanti come nel pre e post – operatorio sia sul dolore sia sul senso di nausea e vomito.

È stato osservato come la digitopressione possa alleviare il dolore nei pazienti traumatizzati trasportati all’ospedale; in questo senso è stato condotto uno studio su 60 pazienti in doppio cieco dove è stato osservato come la stimolazione dei punti di pressione abbia rilevato una riduzione significativa del dolore e dell’ansia [3].

Per quanto riguarda la nausea e il vomito in uno studio randomizzato si è indagato la fase post operatoria a interventi di chirurgia endoscopica funzionale del seno (FESS). In questo studio sono stati valutati 150 pazienti suddivisi in 3 gruppi di 50 l’uno: uno valutato con digitopressione, uno con polsiera e uno con colloquio pre intervento. Sono stati trovati risultati statisticamente significativi fra i gruppi con una riduzione percentuale della nausea dal 73% al 43,2% e un tasso di incidenza del vomito dal 90,5% al 42,9% nel primo gruppo. Anche la quantità di vomito ed il malessere generale erano inferiori nel primo gruppo [4].

Tra i punti più importanti per trattare la nausea è da ricordare sicuramente il punto 6 del pericardio (PC6 – Nei Guan) di cui è stata valutata l’efficacia anche in pazienti a cui veniva somministrato carbone attivo per overdose. La digitopressione di PC6 ha ridotto l’emesi indotto da carbone attivo del 46% [5].

Alcuni fra i punti più importanti: Stomaco 36 e Pericardio 6

L’efficacia della digitopressione per attenuare il fenomeno della nausea è stato riscontrato anche in donne sottoposte a ciclo di chemioterapia per il cancro al seno. In questo studio pilota 17 donne si autosomministravano tecniche di digitopressione su due importanti punti di pressione: PC6  (Nei Guan) e ST36 (Zusanli). Il massaggio veniva effettuato per 3 minuti ogni mattina per prevenire il fenomeno della nausea durante i primi giorni che seguivano il ciclo di chemioterapia. L’esperienza soggettiva della nausea si ridusse in modo significativo per 7 giorni su 10 e l’intensità della stessa fu significativamente minore per 1 dei 10 giorni nelle pazienti che hanno usato la tecnica di massaggio [6-7]. 

Uno studio analogo è stato compiuto su un campione più grande con 160 donne suddivise in 3 gruppi: un gruppo riceveva la stimolazione del punto PC6 Nei Guan, un secondo gruppo riceveva una stimolazione placebo sul punto 3 dell’intestino tenue (SI3) e un altro gruppo ha ricevuto cure abituali. Con nausea e vomito ritardati, il gruppo digitopressione ha avuto una riduzione statisticamente significativa della quantità di vomito e dell’intensità della nausea nel tempo rispetto al placebo e ai gruppi di cura abituali [8]. In questo senso il punto PC6 si conferma di grande importanza nell’attenuare i sintomi della nausea e del vomito.

Anche il sonno e le difficoltà nel dormire rappresentano un altro grande capitolo. Uno studio su 84 persone anziane suddivise in 3 gruppi ha dimostrato come il massaggio applicato ai punti di pressione possa migliorare il sonno. Ad un gruppo veniva somministrato massaggio specifico sui punti di pressione, un altro gruppo ha ricevuto una falsa digitopressione e un altro ha fatto da gruppo controllo. È stato utilizzato il Pittsburgh Sleep Quality Index (PSQI) per valutare i parametri del sonno.

Alcuni fra i punti più importanti per regolare e migliorare la sintomatologia dell’insonnia come indicato più in basso nell’articolo.

Le conclusioni hanno mostrato differenze significative a favore del gruppo sottoposto a tecniche di massaggio su parametri quali la qualità, durata di induzione, durata totale, capacità di ristoro, disturbi del sonno; è stata riscontrata una riduzione significativa della frequenza dei risvegli notturni confermando l’efficacia della digitopressione e suggerendo un approccio non farmacologico in questa fascia di popolazione [9].

Sono stati scelti 5 punti che secondo gli autori possono migliorare la qualità del sonno:

  • GV20 (Baihui);
  • GB20 (Fengchi);
  • punto extra Anmian della testa;
  • HT7 (Shenmen);
  • il punto Shenmen sul padiglione auricolare.

Il massaggio durava 15 minuti di cui 5 erano dedicati al massaggio delle dita e gli altri 10 minuti per i punti indicati suddivisi in 2 minuti per ogni punto. Le tecniche di automassaggio si rivelano essere altamente efficaci se ben guidate con la giusta attenzione, rilassamento indotto e respirazione consapevole.

Riferimenti:

1 Daqing Zhang, Paul U Unschuld. China’s barefoot doctor: past, present, adn future. The Lancet. October 20, 2008.

2 Argyro Fassoulaki, Adia Paraskeva, Konstantinos Patris, Theodora Pourgiezi, Georgia Kostopanagiotou. Pressure Applied on the Extra 1 Acupuncture Point Reduces Bispectral Index Values and Stress in Volunteers. Anesth Analg. 2003 Mar;96(3):885-90.

3 Alexander Kober, Thomas Scheck, Manfred Greher, Frank Lieba, Roman Fleischhackl, Sabine Fleischhackl, Frederick Randunsky, Klaus Hoerauf. Prehospital Analgesia With Acupressure in Victims of Minor Trauma: A Prospective, Randomized, Double-Blinded Trial. Anesth Analg. 2002 Sep;95(3):723-7

4 Jin-Lain Ming, Benjamin Ing-Tiau Kuo, Jaung-Geng Lin, Li-Chan Lin. The Efficacy of Acupressure to Prevent Nausea and Vomiting in Post-Operative Patients. J Adv Nurs. 2002 Aug;39(4):343-51.

5 Frances L Eizember, Christian A, Tomaszewski, William P Kerns 2nd. Acupressure for Prevention of Emesis in Patients Receiving Activated Charcoal. J Toxicol Clin Toxicol. 2002;40(6):775-80.

6 S L Dibble, J Chapman, K A Mack, A S Shih. Acupressure for Nausea: Results of a Pilot Study. Oncol Nurs Forum. Jan-Feb 2000;27(1):41-7.

7 Cracolici F., Marino V., Rossi E., Scarsella S., Sotte L. Hong T., Basi di Medicina Cinese e Clinica di Tuina. A cura di Elisa Rossi. Casa Editrice Ambrosiana. 2004.

8 Suzanne L Dibble, Judy Luce, Bruce A Cooper, Jill Israel, Misha Cohen, Brenda Nussey, Hope Rugo. Acupressure for Chemotherapy-Induced Nausea and Vomiting: A Randomized Clinical Trial. Oncol Nurs Forum. 2007 Jul;34(4):813-20.

9 M L Chen, L C Lin, S C Wu, J G Lin. The Effectiveness of Acupressure in Improving the Quality of Sleep of Institutionalized Residents. J Gerontol A Biol Sci Med Sci. 1999 Aug;54(8):M389-94.

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