E tu di che colore hai la lingua? E che forma ha? È umida o asciutta? Da tempi immemori la lingua è sempre stata considerata come una sorta di prolungamento, verso il mondo esterno, del mondo interno. In sostanza, è possibile comprendere in che stato di salute versa il nostro sistema in base all’osservazione della lingua. Questa osservazione, che richiede allenamento, si basa sulla considerazione di alcuni elementi fondamentali:
- La forma, con i segni che evidenzia (vedi le spaccature per esempio);
- Il colore della lingua;
- L’induito o patina;
- L’umidificazione.
È molto importante non farsi condizionare dal ricercare il pelo nell’uovo ma sarà invece importante il cosiddetto colpo d’occhio, ovvero che cosa balza di evidente. In questo senso viene facile ricordare il proverbio cinese “quando il dito indica la luna lo stolto guarda il dito”… pertanto estendere l’osservazione in un’ottica di globalità è molto importante: come si suol dire quando c’è uno squilibrio questo è evidente, vuoi esso in un’ottica posturale che energetica. L’osservazione richiede pertanto il mettere in pausa i processi mentali di giudizio che tendono, per caratteristiche proprie della mente, a giudicare molto velocemente. Ciò che verrà osservato non deve far, erroneamente, portare l’operatore a giudicare la persona … la mappa non è il territorio: questa espressione che deriva dalla PNL (programmazione neuro linguistica) esprime il concetto che non è possibile riportare su di una mappa l’infinita quantità di dati presenti in un sistema, tuttavia ci è utile per orientarci. Allora l’osservazione attenta della lingua sarà un’utilissima leva per comprendere eventuali squilibri da affiancare però ad un’altrettanta attenta raccolta dati (anamnesi).
Solo allora, attraverso l’integrazione dei dati, si potrà comprendere se la lingua ci sta orientando o disorientando. Per esempio, se una lingua presenterà caratteristiche di umidità, quindi con una patina abbondante e biancastra, e la persona riferirà di avere una dieta umida (ricca di latte e latticini, carne di maiale, sughi, fritti e dolci) e di non fare movimento (la sedentarietà affatica la milza che nella fisiologia energetica è deputata alla metabolizzazione degli alimenti) allora ci sarà un’importante correlazione fra lo stile di vita riferito e i segni presenti sulla lingua. Se in associazione si evidenzierà anche un colorito giallo, saremo in presenza anche di calore (infiammazione) all’interno dell’organismo.
Chiaramente l’osservazione della lingua deve essere effettuata lontano dai pasti per evitare che l’osservazione sia macchiata in tutti i sensi: il cibo colora la lingua e la salivazione si presenta aumentata.
La lingua va osservata tutta, dalla punta fino alla radice che a volte rimane un po’ nascosta: per questo è necessario tirare bene fuori la lingua ma senza spingerla per evitare di deformarla; va tirata fuori come se cadesse. Nell’osservazione avremo 3 macro-sezioni di osservazione che corrispondono ai cosiddetti 3 riscaldatori: il riscaldatore superiore, il riscaldatore medio e il riscaldatore inferiore.
I riscaldatori non sono altro che, metaforicamente parlando, dei pentoloni o serbatoi a cui corrispondono determinati organi e visceri. Al riscaldatore superiore (zona toracica) ad esempio corrispondono il cuore e i polmoni; al riscaldatore medio (addome) corrisponde l’area digerente (stomaco e milza – pancreas); al riscaldatore inferiore (basso addome) corrisponde il gruppo degli intestini, i reni ed il fegato (anche se sulla mappa il fegato ed il suo viscere correlato – vescicola biliare – sono disposte sui lati della lingua).
Una cosa importante da dire è che un segno, anche se evidente, esprime il fatto che ci possa essere una funzione compromessa e non necessariamente una malattia. Va infatti ricordato che in ambito di prevenzione, e nella storia della medicina tradizionale cinese, il malato venga trattato prima che si ammali. Cosa vuol dire? Vuol dire che, anche se stiamo in salute, potremmo portare dei segni premonitori di uno squilibrio che, se trattati in tempo, possono non manifestarsi.
Riferendosi nuovamente alla patina, possiamo dire che questa può essere ricondotta indirettamente alla presenza di liquidi corporei: la secchezza presente sulla lingua, uniti ad altri segni come la secchezza degli occhi e delle labbra per esempio, indicheranno un quadro di carenza di liquidi. Questo potrebbe avere spiegazione sia in una dieta povera di liquidi che in un quadro di calore che tende a prosciugare i liquidi.
Altro aspetto da considerare è la porzione inferiore della lingua e nello specifico le vene sublinguali che per loro caratteristica tendono ad un colore bluastro – violaceo. In certi casi però è possibile osservare una colorazione molto accesa ed una forma ingrossata (quasi come fossero piccole varici): una condizione che in termini di medicina tradizionale cinese può essere riassumibile come stasi di sangue
Riassumendo secondo connotazioni generali:
- il colore ci dà subito molte informazioni generali ed i parametri, in questo senso, sono tre: il rosso, il viola e il pallido. In genere il pallido indica un deficit, il rosso un eccesso e il bluastro- violaceo una stasi;
- la forma ci dà anch’essa diverse informazioni sullo stato energetico: infatti essendo strettamente correlata con l’energia nutritiva ( Ying qi nella terminologia cinese) se avremo una lingua solida questa sarà indice di una buona struttura; se invece avremo fissurazioni, manifestazioni di umidità e vento (lingua tremante) il terreno di fondo sarà più facilmente aggredibile;
- la patina è un criterio importante per la valutazione dell’umidità;
- l’umidità strettamente correlata con la patina indica lo stato di idratazione dell’organismo. In questo senso la lucentezza è quell’aspetto che ci fa capire se una lingua è umida o meno. Stessa cosa vale per la pelle o per i capelli. L’aspetto da notare dunque è la presenza o meno di quella parte liquida necessaria affinché la lingua mantenga la sua corretta idratazione.
In base al quadro che emergerà, sarà possibile porvi rimedio attraverso la sinergia di tecniche complementari quali agopuntura e massaggio Tui – Na oltre che all’adozione di un più corretto stile di vita.
Senza entrare troppo nei dettagli di specifici casi puoi divertirti a guardare la lingua: è rossa? È gonfia o sottile? È fissurata?
In sintesi possiamo dire che la lingua rappresenta un’importante chiave di lettura dello stato energetico (“Qi” – pronuncia ci – in medicina cinese) del nostro organismo.
Riferimenti:
Si ringrazia per la stesura di questo articolo il Dott. Riccardo Micuccio (Dott. in Fisioterapia e Dott. in scienze riabilitative delle professioni sanitarie) ed il Dott. Mario Picconi (Dott. in Medicina e Chirurgia specializzato in Agopuntura, Omotossicologia, Mesoterapia).




