Introduzione ed evidenze scientifiche
Notoriamente molte persone dicono di manifestare dei dolori in determinate circostanze climatiche o di sentire un aggravamento dei sintomi. La relazione fra essere umano e ambiente è un fattore molto importante quando si osserva dal punto di vista della tradizione medica orientale; anche se la medesima osservazione vale per la medicina occidentale antica d’impronta ippocratica.
Questa condizione trova un alto riscontro soprattutto fra le persone affette da reumatismi quali l’artrite reumatoide e la fibromialgia soprattutto in condizioni di freddo e umidità [1-2]. Rimane però difficile riuscire ad oggettivare tale situazione. È stato ipotizzato che una bassa pressione barometrica (BMP) e l’umidità possano acuire lo stato algico nel soggetto fibromialgico [3]. Così è stata anche osservata una relazione significativa fra variabili metereologiche e osteoartrite di ginocchio, mano e anca in un campione di 810 partecipanti dove l’effetto dell’umidità sul dolore era più forte in condizioni di tempo relativamente freddo [4].
In uno studio su 62 pazienti con osteoartrite, artrite reumatoide e fibromialgia è stato osservato come nella maggior parte dei casi i cambiamenti climatici aumentino i sintomi algici e in questo senso le donne erano più sensibili al cambiamento rispetto agli uomini (62% contro 37%) [5]. Ciononostante le prove a sostegno della relazione fra cambiamento climatico e dolore non sono solide a causa anche di una non linearità fra gli studi. Ad esempio in altri studi questa relazione fra clima e dolore non è stata riscontrata [6-7]. Ad ogni modo il fattore metereologico più affidabile per prevedere un peggioramento del dolore nei soggetti con fibromialgia sembra essere la pressione barometrica [8].
Per quanto riguarda la lombalgia non ci sono studi a sostegno che la variazione metereologica possa incidere sul dolore [9]. In uno studio di coorte si è andati ad indagare l’influenza dei vari parametri metereologici sui livelli di intensità del dolore in pazienti con Low Back Pain (lombalgia acuta): sono stati inclusi 1604 pazienti e l’intensità del dolore è stata misurata con una scala numerica da 0 a 10 per un periodo di due settimane. L’analisi non ha mostrato alcuna associazione nei diversi periodi temporali ovvero durante il giorno corrente, il giorno precedente e cambiamenti fra giorni precedenti e attuali [10].
È comunque degno d’interesse il fatto che, a supportare questa relazione fra dolore e variazione metereologica, ci siano alti tassi di ricerca via internet su tale fenomeno [11]. La possibilità che una bassa pressione barometrica (BMP) sia correlata ad un aumento del dolore troverebbe supporto in studi su modello animale (ratti) dove all’abbassamento artificiale della pressione barometrica corrispondeva un peggioramento della sintomatologia infiammatoria e neuropatica [12-13]. Fra le ipotesi si pensa al fatto che un abbassamento della pressione barometrica possa incidere sulla sfera emotiva, la quale può modulare il dolore su base individuale [14-15].
Il punto di vista della
Medicina Tradizionale Cinese
Osservando la questione dal punto di vista dell’antica Medicina Tradizionale Cinese, viene fatto riferimento ai cosiddetti “fattori cosmopatogeni” che rientrano fra le cause esterne di malattia e disequilibrio; chiamati anche i 6 “qi” (pronuncia “ci”) climatici essi sono:
- Freddo;
- Umidità;
- Vento;
- Calore;
- Fuoco;
- Secchezza.
Questi possono diventare causa di malattia quando in eccesso o quando la risposta difensiva dell’organismo non è ottimale, quindi quando la persona si trova in una condizione di deficit per quel che riguarda il suo qi difensivo chiamato “wei qi”.
L’apertura e chiusura dei pori della pelle è governata dal wei qi: se questo è in deficit i pori rimangono aperti e i fattori patogeni entrano nello “cou li” (spazio fra pelle e muscoli) ed aggrediscono il polmone organo che governa il wei qi ed è energeticamente connesso alla pelle. Questo spiega come il polmone spesso accusi gli attacchi dei fattori cosmopatogeni in quanto è l’organo che si pone a ponte fra l’ambiente interno e quello esterno: esempi ne sono il comune raffreddore o in misura assai più grave la polmonite.
Spesso i fattori cosmopatogeni si mescolano fra loro creando delle combinazioni quali:
- Vento – freddo;
- Vento – calore;
- Umidità – calore;
- Freddo – umidità.
Molto interessante il fatto di come queste combinazioni possano aggredire i livelli più esterni o interni del corpo determinando sintomatologie sullo strato esterno (yang) o interno (yin); un attacco di vento freddo può depositarsi a livello delle articolazioni dando una sintomatologia ostruttiva dolorosa (sindrome Bi) o attaccare in profondità dando ad esempio nausea o vomito se attacca lo stomaco o diarrea se colpisce il grosso intestino.
La sintomatologia che la persona presenta aiuta a comprendere il tipo di patogeno che ha aggredito il sistema: ad esempio il classico torcicollo da colpo d’aria si lega ad un attacco di vento – freddo, un raffreddore con mucosità biancastre identifica un freddo, una classica influenza è legata ad un attacco di vento – calore, un espettorato carico di colore giallastro tende a identificarsi con un calore – umidità. Questo evidenzia come il corpo sia strutturato su più livelli e dove un fattore patogeno potenzialmente può penetrare dall’esterno verso l’interno andandosi a sommare ad una condizione preesistente all’interno della persona.
Questi fattori cosmopatogeni di origine esterna possono andare a sommarsi ad una condizione interna preesistente aggravando la sintomatologia: persone che tendono al freddo (per un deficit dello yang nella terminologia tradizionale cinese) accuseranno maggiori fastidi durante la stagione fredda; persone che accusano un deficit energetico della milza potranno avere un’umidità di base soffrendo maggiormente climi umidi: le cefalee croniche ne sono un esempio, in cui il dolore insorge con un clima umido o freddo – umido; così come un clima ventoso può peggiorare una sintomatologia reumatica con dolori migranti o scatenare una cervicalgia: non a caso il tratto cervicale è una zona ricca di “punti vento” cosiddetti.
Stando a quest’ultima considerazione è possibile comprendere come il terreno in cui versa la persona possa predisporre la stessa a soffrire maggiormente di alcuni fattori patogeni e di come possa essere utile effettuare dei trattamenti preventivi nell’ottica dell’alternarsi delle stagioni che portano con sé differenti tipi di clima ed un’accentuazione delle sintomatologie correlate.
Riferimenti:
1 R N Jamison, K O Anderson, M A Slater. Weather Changes and Pain: Perceived Influence of Local Climate on Pain Complaint in Chronic Pain Patients. Pain. 1995 May;61(2):309-15.
2 M S Shutty Jr, G Cundiff, D E DeGood. Pain Complaint and the Weather: Weather Sensitivity and Symptom Complaints in Chronic Pain Patients. Pain. 1992 May;49(2):199-204.
3 Asbjørn J Fagerlund, Maria Iversen, Andrea Ekeland, Connie Malèn Moen, Per M Aslaksen. Blame It on the Weather? The Association Between Pain in Fibromyalgia, Relative Humidity, Temperature and Barometric Pressure. PLoS One. 2019 May 10;14(5):e0216902.
4 Erik J Timmermans, Laura A Schaap, Florian Herbolsheimer, Elaine M Dennison, Stefania Maggi, Nancy L Pedersen, Maria Victoria Castell, Michael D Denkinger, Mark H Edwards, Federica Limongi, Mercedes Sánchez-Martínez, Paola Siviero, Rocio Queipo, Richard Peter, Suzan van der Pas, Dorly J H Deeg, EPOSA Research Group. The Influence of Weather Conditions on Joint Pain in Older People With Osteoarthritis: Results From the European Project on OSteoArthritis. J Rheumatol. 2015 Oct;42(10):1885-92.
5 D Guedj, A Weinberger. Effect of Weather Conditions on Rheumatic Patients. Ann Rheum Dis. 1990 Mar;49(3):158-9.
6 E A Fors, H Sexton. Weather and the Pain in Fibromyalgia: Are They Related?. Ann Rheum Dis. 2002 Mar;61(3):247-50.
7 A C de Blécourt, A A Knipping, N de Voogd, M H van Rijswijk.
Weather Conditions and Complaints in Fibromyalgia. J Rheumatol. 1993 Nov;20(11):1932-4.
8 Asbjørn J Fagerlund, Maria Iversen, Andrea Ekeland, Connie Malèn Moen, Per M Aslaksen. Blame It on the Weather? The Association Between Pain in Fibromyalgia, Relative Humidity, Temperature and Barometric Pressure. PLoS One. 2019 May 10;14(5):e0216902.
9 Keira Beilken, Mark J Hancock, Chris G Maher, Qiang Li, Daniel Steffens. Acute Low Back Pain? Do Not Blame the Weather-A Case-Crossover Study. Pain Med. 2017 Jun 1;18(6):1139-1144.
10 Vicky Duong, Chris G Maher, Daniel Steffens, Qiang Li, Mark J Hancock. Does Weather Affect Daily Pain Intensity Levels in Patients With Acute Low Back Pain? A Prospective Cohort Study. Rheumatol Int. 2016 May;36(5):679-84.
11 Scott Telfer, Nick Obradovich. Local Weather Is Associated With Rates of Online Searches for Musculoskeletal Pain Symptoms. PLoS One. 2017 Aug 9;12(8):e0181266.
12 Jun Sato. Weather Change and Pain: A Behavioral Animal Study of the Influences of Simulated Meteorological Changes on Chronic Pain. Int J Biometeorol. 2003 Mar;47(2):55-61.
13 Jun Sato, Morihiko Aoyama , Masahiro Yamazaki , Satoshi Okumura , Ken Takahashi , Megumi Funakubo , Kazue Mizumura. Modifiche meteorologiche prodotte artificialmente dolore aggravato nei ratti artritici indotti adiuvanti. Neurosci Lett. 2 gennaio 2004; 354 (1): 46-9.
14 Asbjørn J Fagerlund, Maria Iversen, Andrea Ekeland, Connie Malèn Moen, Per M Aslaksen. Blame It on the Weather? The Association Between Pain in Fibromyalgia, Relative Humidity, Temperature and Barometric Pressure. PLoS One. 2019 May 10;14(5):e0216902.
15 Matthew C Keller, Barbara L Fredrickson, Oscar Ybarra, Stéphane Côté, Kareem Johnson, Joe Mikels, Anne Conway, Tor Wager. A Warm Heart and a Clear Head. The Contingent Effects of Weather on Mood and Cognition. Psychol Sci. 2005 Sep;16(9):724-31.



