Taichichuan, Qigong E Fibromialgia

Introduzione: Distribuzione del Fenomeno ed Implicazioni Definita anche sindrome di Atlante, la fibromialgia è una sindrome reumatica idiopatica caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso e migrante di intensità variabile. Spesso è associata ad astenia fisica, disturbi del sonno e alterata sensibilità che può sfociare in un fenomeno definito allodinia, ovvero dove la persona in seguito […]

Introduzione: Distribuzione del Fenomeno ed Implicazioni

Definita anche sindrome di Atlante, la fibromialgia è una sindrome reumatica idiopatica caratterizzata da dolore muscolare cronico diffuso e migrante di intensità variabile. Spesso è associata ad astenia fisica, disturbi del sonno e alterata sensibilità che può sfociare in un fenomeno definito allodinia, ovvero dove la persona in seguito ad uno stimolo non doloroso percepisce lo stesso come doloroso.

Interessa in media il 2,10% della popolazione mondiale ed il 2,31% della popolazione europea. Presuppone un’importante perdita della qualità della vita con costi economici enormi: solo in Spagna è stato stimato in 12.993 milioni di euro l’anno 1(Cabo-Meseguer A. et. al.,2017). L’astenia che la sindrome può portare la rende analoga ad un’altra sindrome definita sindrome da fatica cronica 2 (Schluederberg A. et. al., 1992).

Al fine di evitare la soggettività della diagnosi, a partire dal 1980 furono inclusi severi criteri diagnostici fino ad arrivare al 1990 dove i criteri proposti dall’American College of Rheumatology furono accettati dalla comunità scientifica 3 (Wolfe F. et. al., 1990). Per arrivare alla stesura di questi criteri fu eseguito uno studio su 558 pazienti con fibromialgia primaria e secondaria spesso associate ad altri disturbi reumatici. Lo studio indagava anche le possibili sintomatologie connesse come problemi intestinali, disturbi del sonno, ansietà, depressione ecc. Un dato importante dello studio è stato sicuramente il rilevamento dei punti dolorosi noti come tender points, considerati elemento necessario nella diagnosi della fibromialgia.

Su 18 tender points rilevati è stato chiarificato che è necessaria la presenza dolorosa di almeno 11 di questi punti per identificare il paziente fibromialgico. È stata invece abbandonata l’idea di poter distinguere tra una fibromialgia primaria ed una secondaria mentre venivano incluse possibili concomitanze di altre patologie reumatiche. In definitiva i criteri ad oggi considerati accettati per poter parlare di fibromialgia sono il dolore diffuso unito alla presenza di almeno 11 dei 18 punti identificati.

Effettivamente la ricerca dei tender points fornisce l’84% di certezza diagnostica quando questi sono positivi 4 (Heymann RE et. al., 2017)

Le Arti Orientali come Strategia per Favorire la Distensione Psico-Fisica nel Soggetto Fibromialgico

La ricerca basata sull’evidenza (la cosiddetta evidence based medicine) non è lineare riguardo i benefici del Qigong e del Taijiquan sulla fibromialgia e questo perché ancora mancano degli standard qualitativi nella progettazione degli studi; in merito a questo spesso vengono richiesti gruppi di controllo più ampi e tempi di follow up (controllo) più a lungo termine; altre critiche riguardano la difficoltà di creare studi in doppio cieco e la soggettività della pratica data da chi la insegna. Nonostante questi aspetti vincolanti della ricerca, viene consigliata la pratica di queste discipline nella gestione del soggetto fibromialgico in quanto la pratica favorisce la gestione e diminuzione del dolore, migliora la qualità del sonno, la componente depressiva e la qualità della vita in generale[5–6–7].

Uno studio su di una coorte italiana di pazienti fibromialgici ha mostrato significativi miglioramenti nei soggetti inclusi nel gruppo di sperimentazione 8(Bongi S et. al., 2016). In questo studio 44 pazienti sono stati suddivisi in 2 gruppi: 22 hanno partecipato alla pratica del Taijiquan e 22 hanno fatto da gruppo controllo attraverso la somministrazione di un programma educativo generico. Entrambi i gruppi hanno svolto la loro pratica 2 volte la settimana per 16 settimane. I soggetti che hanno praticato Taijiquan hanno mostrato significativi miglioramenti, rispetto al gruppo controllo, nei parametri come il FACIT (Functional Assessment of Chronic Illness-Fatigue), che valuta lo stato di affaticamento e i suoi effetti sulla qualità della vita, ed il PSQUI (Pittsburgh sleep Quality Index) che valuta la qualità del sonno. Lo studio evidenzia anche come sia importante l’esperienza del professionista ai fini dell’insegnamento della pratica.

Studi incoraggianti riguardano anche la pratica del Qigong che come il Taijiquan, facendo leva su aspetti legati al rilassamento, l’attenzione, la meditazione, l’allungamento, agisce favorevolmente sui sintomi principali della fibromialgia [9-10-11]. In questi studi emerge come il vantaggio possa essere correlato alla quantità di pratica ed effettivamente il tempo dedicato è essenziale per estrarre il massimo potenziale benefico di queste discipline.

Mettendo in relazione la durezza della fibromialgia con la morbidezza delle discipline orientali, viene da pensare rispettivamente alla roccia e all’acqua. Da qui è possibile rievocare il proverbio latino “gutta cavat lapidem” , ovvero “la goccia scava la roccia” ricordando come una cosa morbida e senza forma, ripetuta nel tempo può scalfire una cosa dura dotata di forma.

Riferimenti:

 1 Cabo-Meseguer A, Cerdá-Olmedo G, Trillo-Mata JL,        Fibromyalgia: Prevalence, epidemiologic profiles and economic costs., Med Clin (Barc). 2017 Jul 19, pii: S0025-7753(17)30477-3

2  Schluederberg A, Straus SE, Peterson P, Blumenthal S, Komaroff AL, Spring SB, Landay A, Buchwald D, NIH conference. Chronic fatigue syndrome research. Definition and medical outcome assessment., Ann Intern Med. 1992 Aug 15;117(4):325-31

3 Wolfe F, Smythe HA, Yunus MB, Bennett RM, Bombardier C, Goldenberg DL, Tugwell P, Campbell SM, Abeles M, Clark P, et al., The American College of Rheumatology 1990 Criteria for the Classification of Fibromyalgia. Report of the Multicenter Criteria Committee., Arthritis Rheum. 1990 Feb;33(2):160-72

4 Heymann RE, Paiva ES, Martinez JE, Helfenstein M Jr, Rezende MC, Provenza JR, Ranzolin A, Assis MR, Feldman DP, Ribeiro LS, Souza EJR, New guidelines for the diagnosis of fibromyalgia., Rev Bras Reumatol Engl Ed. 2017;57 Suppl 2:467-476

5 Lauche R, Cramer H, Häuser W, Dobos G, Langhorst J, A systematic review and meta-analysis of qigong for the fibromyalgia syndrome., Evid Based Complement Alternat Med. 2013;2013:635182

6 Wang C, Tai chi and rheumatic diseases., Rheum Dis Clin North Am. 2011 Feb;37(1):19-32

7 Peng PW, Tai chi and chronic pain., Reg Anesth Pain Med. 2012 Jul-Aug;37(4):372-82

8 Maddali Bongi S, Paoletti G, Calà M, Del Rosso A, El Aoufy K, Mikhaylova S, Efficacy of rehabilitation with Tai Ji Quan in an Italian cohort of patients with Fibromyalgia Syndrome., Complement Ther Clin Pract. 2016 Aug;24:109-15

9 Lynch M, Sawynok J, Hiew C, Marcon D, A randomized controlled trial of qigong for fibromyalgia., Arthritis Res Ther. 2012 Aug 3;14(4):R178

10 Sawynok J, Lynch M, Qigong and fibromyalgia: randomized controlled trials and beyond., Evid Based Complement Alternat Med. 2014;2014:379715

11 Haak T, Scott B, The effect of Qigong on fibromyalgia (FMS): a controlled randomized study., Disabil Rehabil. 2008;30(8):625-33

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