Taichichuan, Qigong E Osteoporosi

Introduzione: Distribuzione del Fenomeno e Fattori di Rischio L’osteoporosi rappresenta una demineralizzazione della struttura ossea sia nella sua parte corticale o compatta che in quella trabecolare o spugnosa. Se ne riconosce una forma primaria, senile o postmenopausa, ed una secondaria in seguito all’assunzione di farmaci o ad altre patologie. La patologia colpisce maggiormente il sesso […]

Introduzione: Distribuzione del Fenomeno e Fattori di Rischio

L’osteoporosi rappresenta una demineralizzazione della struttura ossea sia nella sua parte corticale o compatta che in quella trabecolare o spugnosa. Se ne riconosce una forma primaria, senile o postmenopausa, ed una secondaria in seguito all’assunzione di farmaci o ad altre patologie.

La patologia colpisce maggiormente il sesso femminile: “dopo la menopausa 1/3 delle donne è affetta da osteoporosi; a 70 anni la metà delle donne ha almeno una frattura dipendente da questa patologia” 1 (Macchi C. et.al. 2007). I fattori di rischio sono da tempo noti; fra questi troviamo, oltre al già citato sesso femminile, la menopausa precoce e la magrezza eccessiva (aspetti questi legati a squilibri ormonali); troviamo inoltre la sedentarietà, il consumo di alcool, il fumo di sigaretta, la carenza di vitamina D, malassorbimento del calcio oltre che all’assunzione protratta di alcuni farmaci (come i glucocorticoidi fra cui il principale è il cortisolo, conosciuto anche come ormone dello stress).

L’osteoporosi tende a non dare sintomi, fino al momento in cui non si presentano dolori per fratture che possono essere sia di tipo traumatico che non. Le parti più colpite per le fratture del primo tipo tendono ad essere i polsi e le anche, a causa delle cadute; per quelle di secondo tipo sono invece le vertebre ad essere soggette a microfratture e a crolli. Proprio queste ultime spesso rischiano di non arrivare all’attenzione clinica; tuttavia la loro presenza e rilevazione è fortemente indicativa per la presenza di osteoporosi; in questo senso la diagnostica per immagini ha fatto importanti passi in avanti attraverso il “vertebral fracture assessment” (VFA) nella rilevazione di fratture vertebrali 2 (Zeytinoglu M. et. al., 2017).

Prevenzione: il Ruolo Fondamentale dell’Esercizio Fisico

Il fattore preventivo per eccellenza dell’osteoporosi rimane l’esercizio fisico: lo stress meccanico che la contrazione muscolare esercita sull’osso, stimola quest’ultimo a depositare calcio nelle ossa attraverso un aumento dell’attività osteoblastica. La contrazione muscolare, data dal movimento, induce infatti uno stiramento dei legami intermolecolari che produce un flusso elettrico conosciuto come “effetto piezoelettrico”. Questa corrente, che viene letta dalla cellula, determina un cambiamento riguardo la deposizione o la rimozione di materiale intercellulare. Per quello che riguarda il metabolismo dell’osso è risaputo che esistono due tipi di cellule: gli osteoblasti deputati alla deposizione di nuovo osso e gli osteoclasti deputati alla rimozione dello stesso. Qualora però l’osso sia piezo – elettricamente carico l’attività degli osteoclasti viene inibita.

Ecco quindi che l’esercizio fisico aiuta a contrastare il processo di demineralizzazione ossea; l’evidenza dimostra che l’osteoporosi sia più facile da prevenire che non da curare e che un buono stile di vita che prevede una sana alimentazione ed una vita attiva, sin dalla tenera età, rappresenti la miglior medicina per la salute delle ossa. Gli esercizi contro resistenza e contro gravità si prestano come i migliori interventi in ambito di movimento contro l’osteoporosi 3(Siegrist M, 2008). Alla luce di queste evidenze l’esercizio fisico è caldamente proposto nelle donne in età postmenopausa come forma preventiva nell’insorgenza dell’osteoporosi 4 (Maddalozzo GF, Snow CM, 2000).

Osteoporosi: Benefici dall’Antico Oriente

L’aspetto interessante è che nonostante le linee guida indichino l’importanza dell’allenamento contro resistenza, nella prevenzione dell’osteoporosi, altri studi evidenziano positivamente la somministrazione di Taijiquan e Qigong, forme di esercizio che non implicano il lavoro contro resistenza e che solo in maniera molto lontana possono essere equiparate ad una classica forma di esercizio. La somministrazione degli “otto esercizi della salute” (denominati “Baduanjin”) della categoria Qigong ha dimostrato aiutare a mantenere la mineralizzazione ossea, rispetto ad un gruppo controllo, nelle donne di mezza età 5 (Chen HH. et. al., 2006) . Altri tre studi evidenziano i benefici della pratica del Taijiquan nel contrastare la patologia dell’osteoporosi [ 6-7-8 ].

In questi ultimi si evidenzia un rallentamento della perdita ossea nelle donne in età postmenopausa; si rilevano importanti cambiamenti nei biomarcatori del metabolismo osseo con riduzione dei livelli di calcio urinario dopo 24 settimane di pratica; tuttavia in uno di questi studi non si sono osservate modificazioni degne di nota nel sesso maschile mentre permangono nel sesso femminile. Si necessitano nuovi studi più a lungo termine per comprendere meglio la portata dei miglioramenti.

In sintesi, il livello della ricerca attuale evidenzia come la pratica di queste discipline sia assolutamente positiva sul metabolismo osseo, contrastando così gli effetti avversi dell’osteoporosi.

Concludo riportando la seguente citazione: “Li I Yü scrive a questo riguardo quanto segue:

E’ importante che il Ch’i si condensi dentro le ossa e ciò si ottiene facendo fluire il respiro vivamente, senza impedimenti e mantenendo unito (ossia ben coordinato) il corpo”. 9 (Yao CY et. al., 2008)

Riferimenti:

1 Macchi C, Lova MR, Cecchi F, Attività motoria, fitness e salute nell’adulto e nell’anziano, Nicodemo Maggiulli Editore, 2007, pag. 206

2 Zeytinoglu M, Jain RK, Vokes TJ, Vertebral fracture assessment: Enhancing the diagnosis, prevention, and treatment ofosteoporosis., Bone., 2017

3 Siegrist M, [Role of physical activity in the prevention of osteoporosis]., Med Monatsschr Pharm, 2008

4 Maddalozzo GF, Snow CM, High intensity resistance training: effects on bone in older men and women., Calcif Tissue Int., 2000

5 Chen HH, Yeh ML, Lee FY, The effects of Baduanjin qigong in the prevention of bone loss for middle-aged women., Am J Chin Med., 2006

6 Chan K, Qin L, Lau M, Woo J, Au S, Choy W, Lee K, Lee S, A randomized, prospective study of the effects of Tai Chi Chun exercise on bone mineral density in postmenopausal women., Arch Phys Med Rehabil., 2004

7 Shen CL, Williams JS, Chyu MC, Paige RL, Stephens AL, Chauncey KB, Prabhu FR, Ferris LT, Yeh JK, Comparison of the effects of Tai Chi and resistance training on bone metabolism in the elderly: a feasibility study., Am J Chin Med., 2007

8 Woo J, Hong A, Lau E, Lynn H, A randomised controlled trial of Tai Chi and resistance exercise on bone health, muscle strength and balance in community-living elderly people., Age ageing., 2007

9 Yao CY, Fassi R, Corso di T’ai chi ch’üan, De Vecchi, 2008, pag. 65

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